Oggi è il turno dei nostri lunghi rispondere da casa: sono il super veterano
Cristiano Masper, grande carriera in Serie A e molte altre esperienze di alto
livello, e il rientrante Leo Boccafurni, figlio di Coach Mario, Re degli “Intangibles Player” (giocatori
che hanno molti grandi pregi che non sono statistici, che aiutano i compagni e
che permettono di vincere)
Vediamo le risposte dei ragazzi
Nome (e cognome) e soprannome?
Cri: Cristiano Masper - Cris però il Loca (che non mi risponde mai alle
videochiamate) mi chiama Masp (pronunciato Mesp) come la maggior parte dei miei
amici americani. Sarà un caso?
Leo: Leonardo Boccafurni - Leo
Ruolo in campo?
Cri: In campo sono il pivot, numero 5 anche se in testa avrò sempre altri
ruoli, ma le gambe non sono più d’accordo...
Leo: Ala grande ma vorrei fare il playmaker
Perché giocate a basket e breve riassunto della vostra carriera?
Cri: A 12 anni sono stato notato nel cortile della scuola (la Caffi della
Malpensata) da Michele Fortis che mi ha iniziato al basket. Era l’allenatore
del NOSARI, squadra dell’oratorio dell’Immacolata. Dopo qualche anno mi sono
trasferito a Torino dove ho finito la scuola ed ho esordito in prima squadra.
Dopo 5 anni in Piemonte ho iniziato il mio girovagare per l’Italia durato 24
anni. A 40 anni ono tornato a Bergamo.
Leo: Fino a 13 anni ho giocato a calcio, ma crescendo non mi piaceva più
l’atmosfera e ho deciso di passare al basket, ispirato da mio padre e mio fratello.
Ho sempre giocato a Gorle fino a 21 anni, da allora tranne una stagione e mezza
(causa infortuni) a Scanzo, ho vissuto lontano per motivi di studio: Ho deciso
l’estate scorsa di provare a tornare a giocare ad un livello più competitivo e
Gorle mi ha riaccolto.
Come passate le giornate in quarantena?
Cri: Le giornate passano tra film, libri e social. Mi alleno almeno cinque
giorni la settimana per quello che si può fare non avendo un giardino. La mia
via è lunga 350 mt ed io sto a metà, quindi con mia moglie la percorriamo
avanti e indietro senza uscire dai 200mt consentiti. 7km al giorno...due 🏀🏀 così... Le videochiamate con gli amici e la
famiglia sono punti fermi (tranne con il Loca che non mi risponde mai).
Leo: Ho ripreso a studiare Spagnolo, disegno, leggo, faccio un po' di
esercizio per tenermi in forma. La sera invece guardo dei film con tutta la
famiglia.
Migliore e peggiore partita di quest’anno (individuale e di squadra)?
Cri: Quest’anno le cose non stavano andando bene quindi è difficile
valutare. Sceglierei le due vittorie con Bottanuco perché è sempre un derby e
perché vincere da loro ha segnato la nostra prima W in trasferta. Poi tutto si
è fermato... sarebbe stato bello andare avanti perché forse quella era la
partita che ci serviva per “sbloccarci” nel girone di ritorno, ma nessuno lo
saprà mai...
Leo: Migliore di squadra: direi Verolanuova, piena di emozioni. Peggiore di
squadra: Casalmaggiore, tutto storto dal viaggio, al campo, alla prestazione.
Migliore individuale: direi il mio esordio contro (la squadra di Moreno) più
che altro perché mi ha fatto capire che qualche minuto in campo lo riesco
ancora a fare. Peggiore individuale: ritorno contro la squadra di Bianchi (a Ome):
i loro lunghi mi hanno passato e ripassato in ogni maniera.
Miglior giocatore incontrato quest’anno?
Cri: Giocando con il Loca è impossibile trovare un giocatore più forte...
Leo: Silva. Anche se il totem Corona fa sempre la sua figura nonostante i
40 anni
Dove saremmo arrivati se non si fosse interrotto il campionato?
Cri: (vedere due risposte sopra 😊 Ndr)
Leo: Spero alla salvezza ma non avrei escluso i playoff
Cosa vi manca dello spogliatoio?
Cri: Lo spogliatoio manca tanto: il Monta che sta chiuso in bagno per
mezz’ora e che quando si veste sembra dover andare alla sfilata di moda, il
Loca che mette della musica improbabile e ci mette 1 ora per farsi la doccia,
il giovane Frosio che c’è ma non si vede e non si sente ed improvvisamente non
c’è più, Bado che parla con un accetto che fa “smattare”, il monopattino di
Laurynas, i mocassini pelosi di Brandon, Fabry che urla e lo capisco solo io (a
volte), Leo che rischia la vita vicino al Loca, Lucio e la cartina della
metropolitana di Londra tatuata, il Michi e il Pollo che in una settimana
insieme parlano quanto Fabry in un secondo e Moussa che ride sempre perché
secondo me capisce la metà della nostra ironia...
Mancano i discorsi di Gió sui suoi tempi nelle corse giornaliere, manca
Albertino e la sua bici a qualsiasi costo e con qualsiasi tempo, manca Roby ma
non i suoi esercizi di tiro (😘), mancano le cene con Marco e le sue
birre mai banali. Pensa che manca anche Max Caglioni e tutti i suoi
armamentari, mancano le chiacchiere di Romina!!! Le coperture del venerdì.
P.S. Cannavale devi ancora portare...
Leo: Il Lucio che fa la lingua
Tornerete a Gorle la prossima stagione?
Cri: Per l’anno prossimo dipenderà cosa ne pensano le mie caviglie,
ginocchia e schiena. E il Loca...
Leo: Dipende se troverò lavoro all’estero
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